Il grande Mutombo del basket cede all'età di 58 anni.
Il leggendario titano NBA Dikembe Mutombo si è congedato. Con i suoi 2,18 metri di altezza, questo membro della Hall of Fame ha lasciato il segno nell'NBA a 58 anni. L'NBA ha annunciato ufficialmente il suo addio, rivelando che ha perso la battaglia contro un tumore al cervello, circondato dall'affetto dei suoi cari. Mutombo ha giocato nell'NBA dal 1991 al 2009, lasciando il suo segno come una forza imbattibile. Come ha detto l'ex stella NBA tedesca Detlef Schrempf, "Questa notizia mi addolora profondamente". Schrempf ha condiviso i suoi ricordi delle weekend dell'All-Star con Mutombo, definendolo un'anima gentile che ha fatto la differenza.
Mutombo ha iniziato il suo viaggio nell'NBA con i Denver Nuggets, passando poi agli Atlanta Hawks, ai Philadelphia 76ers, ai New Jersey Nets e ai New York Knicks, per concludere la sua carriera con la maglia dei Houston Rockets dal 2004 al 2009. Ha partecipato regolarmente all'NBA All-Star Game, vincendo il titolo otto volte, e ha ricevuto il riconoscimento di Miglior difensore dell'anno per due volte. La sua inclusione nella Hall of Fame è avvenuta nel 2015. Mutombo è diventato sinonimo del suo dito indice, quello che scuoteva verso gli avversari dopo aver impedito i loro tiri, gridando: "Non sul miowatch!"
Dopo il suo ritiro dal basket, Mutombo ha dedicato la sua energia a opere di beneficenza e filantropia. Ha anche co-fondato una fondazione, con la leggenda che racconta della sua capacità di parlare nove lingue diverse. Nel 2020, la sua famiglia ha reso pubblica la sua battaglia contro il tumore al cervello. Parlando della sua scomparsa, il commissioner NBA Adam Silver lo ha ricordato come "Dikembe Mutombo torreggiava su di noi non solo sul campo, ma anche attraverso il suo impegno per rendere il mondo un posto migliore".
La carriera cestistica di Mutombo nell'NBA si è svolta in diverse squadre, tra cui i Denver Nuggets, gli Atlanta Hawks e i New York Knicks, solo per citarne alcuni. Nonostante il ritiro dal basket, ha continuato a eccellere nel campo della beneficenza e ha anche co-fondato una fondazione, utilizzando le sue abilità multilingue per comunicare efficacemente in nove lingue diverse.
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