- Il caso contro un' ex ostetrica per morte-nascita è in esame.
Una ex ostetrica sta contestando una sentenza del Tribunale Regionale di Verden dopo un parto morto. La difesa ha presentato ricorso anche dopo che il secondo processo si è concluso, come annunciato dal Tribunale Regionale. Questo tribunale aveva condannato l'imputata martedì a tre anni e mezzo di carcere, tra gli altri capi d'accusa, per lesioni personali gravi colposamente causate, con sei mesi già scontati.
Il parto in casa è proseguito nonostante le complicazioni
Il tribunale ritiene che la 62enne abbia continuato un parto in casa a Siedenburg (distretto di Diepholz) nonostante la madre e il bambino peggiorassero. Il parto del 2015, secondo l'accusa, non è stato monitorato in modo continuo. Inoltre, l'imputata non ha informato adeguatamente i genitori dei rischi del parto in casa. Dopo diversi giorni, la paziente a rischio è infine andata all'ospedale di Vechta e ha dato alla luce una bambina morta.
Al momento del parto, la licenza di ostetrica della imputata era già stata revocata. Tuttavia, la licenza non è stata inizialmente ritirata perché la donna aveva presentato un ricorso, come ha dichiarato un portavoce del Tribunale Regionale di Verden. L'imputata non ha più la licenza di ostetrica dal 2017.
Il dibattito legale continua
Il Tribunale Regionale aveva precedentemente condannato l'imputata nel novembre 2022 a quattro anni di carcere per omicidio colposo. L'ex ostetrica della regione di Hannover ha presentato ricorso contro la sentenza. La Corte Federale ha deciso che il caso deve essere riesaminato.
Nel secondo processo, il tribunale ha dichiarato l'ex ostetrica colpevole nuovamente. La pubblica accusa aveva richiesto una condanna a un anno e undici mesi di carcere, che avrebbe potuto essere sospesa. La difesa ha chiesto l'assoluzione, mentre il querelante ha richiesto quattro anni di carcere per omicidio colposo. L'ostetrica non accetta la nuova sentenza e continua a contestarla.
La continua sfida dell'ex ostetrica alla sentenza evidenzia la controversia in corso riguardo al reato di negligenza legato al caso di ancora