- Il capo dell' LKA vuole un dibattito sul software di riconoscimento facciale.
Il capo della LKA della Bassa Sassonia, Friedo de Vries, sta per avviare un dibattito sull'uso del software di riconoscimento facciale nella forze dell'ordine. L'obiettivo, come ha detto a NDR, è quello di rintracciare più efficacemente i criminali. "Vorrei che potessimo generare piste utilizzando metodi di riconoscimento facciale. Ciò significa cercare in rete possibili luoghi e connessioni", ha detto, riferendosi ai sospetti che rischiano più di un anno di prigione.
De Vries ha detto che l'Ufficio criminale dello Stato intende sviluppare la propria intelligenza artificiale per il riconoscimento facciale, evitando le controversie del settore privato, che includono la mancanza di trasparenza su dove sono archiviati i dati e su quali immagini sono stati addestrati i programmi.
Attualmente, non c'è alcuna base legale
Il dibattito è stato acceso dall'arresto della sospetta ex terrorista delle FARC Daniela Klette. La polizia, guidata dalla LKA della Bassa Sassonia, la stava cercando da decenni prima che fosse finalmente catturata nel suo appartamento di Berlino-Kreuzberg a fine febbraio. Un giornalista investigativo canadese aveva già trovato vecchie foto di Klette utilizzando un programma di riconoscimento facciale su internet già nell'autunno del 2023.
Tali foto sono piste preziose, ha detto de Vries a NDR. Tuttavia, secondo l'interpretazione legale della LKA, gli investigatori attualmente non possono utilizzare il software di riconoscimento facciale per cercarle perché non c'è alcuna base legale.
Behrens aperto al dibattito
Secondo NDR, il Ministero della Giustizia sta esaminando quali cambiamenti legali sarebbero necessari. La ministra dell'Interno della Bassa Sassonia, Daniela Behrens, ha detto alla broadcaster che è fondamentalmente aperta al dibattito. Tuttavia, la politica SPD ha sottolineato: "La polizia della Bassa Sassonia non ha interesse a scandagliare casualmente e in modo esteso internet e le reti online per i volti, scannerizzando milioni di cittadini innocenti".
De Vries ha espresso la necessità di utilizzare i metodi di riconoscimento facciale per generare piste, implicando che cercheranno in internet i possibili luoghi e connessioni dei sospetti con periodi di detenzione prolungati. Di fronte alle limitazioni legali, Behrens ha riconosciuto la sua apertura al dibattito sugli eventuali cambiamenti legali necessari, sottolineando che la polizia della Bassa Sassonia non ha intenzione di scandagliare indiscriminatamente internet per i volti.