I migliori film del 2023: Trovare punti luminosi, da "Air" a "Maestro", in un altro anno difficile per Hollywood
Sebbene i servizi di streaming abbiano contribuito a finanziare molti film di richiamo, molti dei titoli più attesi sono stati inferiori alle aspettative, mentre altri (in particolare "Killers of the Flower Moon") non sapevano quando finire - un problema più nelle sale, certo, che a casa, dove gli spettatori possono tagliare, tagliare e mettere in pausa a loro piacimento.
In poche parole, Hollywood non ha ancora trovato un punto di equilibrio tra arte e commercio, tra film di prestigio e film di ampio richiamo - un problema di lunga data aggravato, forse, dalle priorità dei servizi di streaming, che possono nascondere i fallimenti commerciali e crogiolarsi nel bagliore dei premi e dei riconoscimenti della critica.
Naturalmente, l'industria dell'intrattenimento non può vivere solo di premi, e ci sono state tendenze commerciali inquietanti, tra cui il declino quasi totale degli incassi dei film di supereroi, fino a poco tempo fa un genere molto affidabile. Questo improvviso crollo ha alimentato la sensazione che il cinema non si sia ancora ripreso del tutto dal doppio colpo della pandemia e dello streaming, e che potrebbe non farlo mai.
Il lato positivo è che i film che si sono distinti rappresentano una rosa eclettica in termini di soggetti e generi (con qualche sforzo di coscienza per riflettere questa gamma), anche se alcuni non sarebbero entrati in questa lista - che si prende la libertà di alcune voci combinate - in un anno con scelte più chiare.
Ecco, quindi, in ordine alfabetico (con le opzioni di streaming indicate quando disponibili):
Air" (Amazon Prime Video): La storia del regista Ben Affleck, basata sui fatti, su come la Nike ha conquistato Michael Jordan, è una testimonianza di riconoscimento della grandezza, con interpretazioni formidabili da parte di Matt Damon e Viola Davis. Soprattutto, però, è molto divertente, un attributo che sembrava troppo raro nella programmazione di quest'anno.
'American Fiction': Lo sceneggiatore e regista Cord Jefferson fa un debutto impressionante in questo adattamento intelligente e perspicace di un romanzo su uno scrittore/professore di letteratura (Jeffrey Wright) che scrive impulsivamente un libro di barzellette che prende in giro il "porno trauma nero", solo per vederlo diventare un successo tra l'intellighenzia bianca.
Ci sei Dio? Sonoio, Margaret (Max): I film sull'adolescenza possono essere abbondanti, ma questa versione del libro di Judy Blume sottolinea quanto sia difficile farlo bene, con Abby Ryder Fortson nei panni della ragazzina alle prese con una nuova scuola, nuovi amici e problemi molto familiari.
Il colore viola: Portando sullo schermo il musical e conservando la forza della storia di Alice Walker, lunga decenni, fatta di dolore e resilienza, il regista Blitz Bazawule ha creato un'eccezionale vetrina per il suo cast, aprendo i numeri musicali e le coreografie nel migliore dei modi.
Elemental" (Disney+): In un anno molto difficile per la Disney, questa storia d'amore animata della Pixar è andata in controtendenza, non solo esplorando il modo in cui persone provenienti da contesti diversi (in questo caso, letteralmente fuoco e acqua) possono superare le loro differenze, ma superando un'apertura deludente per dimostrare che il passaparola può ancora creare un successo organico nelle sale, per quanto l'idea possa sembrare pittoresca e datata.
The Holdovers" (Peacock, 29 dicembre): Riunendo il regista Alexander Payne con la star di "Sideways" Paul Giamatti, questa commedia-dramma sui disadattati abbandonati in una scuola privata del New England nel 1970 - e sugli improbabili legami che si formano nel corso di poche settimane - ha brillato per arguzia, calore e cuore, con un'interpretazione di rilievo di Da'Vine Joy Randolph nel ruolo di una madre in lutto il cui figlio è morto in Vietnam.
Leave the World Behind" (Netflix): Uno dei film più stimolanti dell'anno, il thriller apocalittico del regista Sam Esmail vede Julia Roberts e Mahershala Ali nei panni di estranei uniti da una serie di eventi sconcertanti mentre la società inizia a sgretolarsi intorno a loro, in un film che ha eclissato "Don't Look Up", l'ultimo film di Netflix a suscitare una reazione simile.
Maestro" (Netflix): Bradley Cooper ha proseguito la conversazione iniziata sull'arte e sul prezzo dell'amore per gli artisti in questa biografia del direttore d'orchestra Leonard Bernstein, con la brillante interpretazione del protagonista Cooper accompagnata da quella di Carey Mulligan nel ruolo della moglie Felicia, la cui fedeltà e pazienza Bernstein ha messo alla prova più volte.
Oppenheimer / Barbie (Max): Qui almeno per il significato che hanno avuto per il mondo del cinema piuttosto che per i loro meriti individuali, "Barbie" ha risposto in modo intelligente alla domanda su come fare un film di Barbie per il 21° secolo (avere Margot Robbie aiuta), mentre "Oppenheimer" ha il merito di prendere un soggetto serio e cervellotico e di farlo sembrare degno dell'Imax. Se solo il regista Christopher Nolan avesse stretto un po' la prima e la terza ora intorno alla splendida ora centrale.
'Vite passate'/'Monster': Ciascuno di questi film - rispettivamente dalla Corea del Sud e dal Giappone - avrebbe potuto guadagnarsi un posto in questa lista, ma in realtà appartengono al tandem come istantanee separate del potere dell'infatuazione giovanile. Piccolo gioiello, "Past Lives" esplora questo fenomeno attraverso due persone (Greta Lee, Teo Yoo) che si riavvicinano dopo essere state separate da bambini, mentre "Monster" filtra la storia di due ragazzi e della preoccupata madre single di uno di loro (Sakura Ando) attraverso prospettive mutevoli, in un film del regista Hirokazu Kore-eda che ha un debito consapevole con il classico "Rashomon" di Akira Kurosawa.
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Fonte: edition.cnn.com