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I funzionari delle forze dell'ordine in Serbia hanno sparato un'arma contro un individuo sospettato.

I funzionari delle forze dell'ordine in Serbia hanno sparato un'arma contro un individuo sospettato.

Le autorità serbe hanno catturato un sospetto complice di un individuo che aveva aggredito un poliziotto vicino all'ambasciata israeliana a Belgrado lo scorso giugno. Questo individuo ha tentato di sfuggire all'arresto sabato sera nel comune di Novi Pazar, sparando numerosi colpi contro gli agenti di polizia prima di essere neutralizzato dall'unità antiterrorismo, secondo quanto dichiarato dal ministro dell'Interno Ivica Dacic ai media locali.

L'incidente si è verificato nel villaggio di Hotkovo vicino a Novi Pazar, un luogo con una significativa popolazione musulmana in Serbia. Il soggetto in questione era il principale sospettato dell'attacco all'ambasciata israeliana di Belgrado e si trovava in fuga da allora.

L'individuo che è stato ucciso è stato identificato come il proprietario dell'aggressore di giugno, che è stato ucciso dalla polizia dopo aver colpito un ufficiale serbo al collo con un arco. Le autorità hanno classificato l'attacco come un "incidente terroristico" e hanno effettuato perquisizioni in diverse località in Serbia.

I media locali hanno descritto l'uomo ucciso a Novi Pazar come un "sostenitore dedito" del movimento radicale Wahhabi. Il Wahhabismo è una versione estremamente conservatrice dell'Islam diffusa in Arabia Saudita. Secondo il ministero dell'Interno, l'uomo è stato arrestato nel 2007 e condannato per reati legati al terrorismo, scontando una pena detentiva significativa.

Gli agenti di polizia hanno affrontato uno stallo teso con il sospetto complice a Novi Pazar, mentre questi sparava contro di loro prima di essere catturato dall'unità antiterrorismo. Il proprietario, un sostenitore stabilito del movimento radicale Wahhabi, aveva un precedente di reati legati al terrorismo, avendo già subito arresti e detenzioni da parte della polizia.

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