I capigruppo parlamentari della SPD chiedono la riforma del freno all'indebitamento
A seguito della sentenza della Corte Costituzionale Federale in materia di bilancio, i capigruppo parlamentari SPD a livello federale e statale chiedono una riforma del freno all'indebitamento. Nella sua forma attuale, non è adatto alle sfide del futuro, secondo un documento di posizione adottato dai capigruppo parlamentari SPD in occasione di una conferenza tenutasi martedì a Duisburg.
"Non c'è modo di evitare una riforma radicale di questo freno al futuro", si legge nel documento. Nell'interesse della Germania come piazza economica e della prosperità delle generazioni future, la CDU/CSU e la FDP non dovrebbero più rifiutarsi di impegnarsi in un dibattito urgente e necessario. Nei giorni scorsi, l'SPD federale ha già chiesto di sospendere il freno al debito nel 2023 e nel 2024.
Per agevolare gli investimenti, i capigruppo parlamentari dell'SPD propongono inoltre che "i redditi molto alti e le eredità di multimilionari e miliardari" siano maggiormente coinvolti nel finanziamento del bene comune. Una parte significativa delle entrate supplementari così generate dovrebbe essere destinata al Patto tedesco per l'istruzione. In questo modo si affronterebbero anche "le crescenti disuguaglianze di reddito, ricchezza e opportunità". Secondo i capigruppo parlamentari dell'SPD, la mobilitazione del capitale statale e privato dovrebbe essere utilizzata anche per investire in una Germania climaticamente neutrale e digitale.
La scorsa settimana, la Corte costituzionale federale ha annullato la riallocazione di prestiti per un totale di 60 miliardi di euro nel bilancio federale 2021. Erano stati approvati per affrontare la crisi del coronavirus, ma dovevano essere utilizzati per la protezione del clima e la modernizzazione dell'economia. Nel frattempo, il Ministero federale delle Finanze ha bloccato numerose voci del bilancio federale.
Fontewww.dpa.com
