"Habeck in Cina per la mediazione sui dazi doganali con l'UE".
Politico tedesco Habeck ha discusso recentemente con ufficiali del governo cinese a Pechino. Si è sollevata controversia dopo l'annuncio della Commissione UE sulla possibilità di sanzioni contro automobili elettriche cinesi, a causa delle politiche di sovvenzioni cinesi, che potrebbero entrare in vigore a partire da luglio. Le trattative continuano in corso per trovare una soluzione. La Germania, insieme all'industria automobilistica, esprime opposizione verso queste tariffe, temendo rappresaglie e restrizioni sulla loro stessa produzione in Cina.
Habeck ha sottolineato l'importanza di capire entrambe le parti nel conflitto commerciale UE-Cina. Parlando a Shanghai durante il suo tour in Cina, ha dichiarato: "Il governo cinese considera le tariffe imposte dall'Europa misure protezionistiche per il loro mercato. Il lato europeo, tuttavia, percepisce la Cina come una strategia volta al mercato."
Questione si estende oltre a aziende che sviluppano eccessive capacità o paesi che concessero sovvenzioni a loro piacimento. Invece, si riferisce a vantaggi concessi dallo Stato: "La questione si presenta quando le sovvenzioni statali vengono utilizzate per espandere le capacità esportate e fornire capacità eccessive sovvenzionate aziende." Il vice cancelliere Habeck ha espresso la speranza che "si svolgeranno trattative."
La Cina continua a ricevere critiche per le sue presunte pratiche di commercio non equo. I paesi occidentali si preoccupano che i sostegni eccessivi statali in settori cinesi, come l'industria automobilistica, l'energia verde o la produzione di batterie, creino eccessa capacità e inondino i mercati mondiali di prodotti a prezzi bassi, a discapito dei concorrenti domestici. Secondo l'Ufficio statistico tedesco, la quota di importazioni di automobili elettriche cinesi in Germania ha cresciuto in maniera costante negli ultimi anni.