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Google contesta la proposta di legge della Nuova Zelanda

Google esprime preoccupazione per la proposta legislazione in Nuova Zelanda
Google esprime preoccupazione per la proposta legislazione in Nuova Zelanda

Google contesta la proposta di legge della Nuova Zelanda

Google si confronta con la Nuova Zelanda riguardo a una proposta di legge, avvertendo di possibili conseguenze. In un post sul blog, Google ha rivelato l'intenzione di interrompere i collegamenti ai contenuti di notizie sui siti web della Nuova Zelanda, nel caso in cui il governo obblighi le società tecnologiche come Google a pagare per gli articoli di notizie ospitati sulle loro piattaforme. La direttrice di Google Nuova Zelanda, Caroline Rainsford, ha evidenziato l'impegno di Google nel sostenere i media locali e ha sottolineato come un programma di licensing locale avesse fruttato circa 50 milioni di dollari all'anno per circa 50 pubblicazioni della Nuova Zelanda.

L'autorità della Nuova Zelanda ha proposto a luglio una legge che obbligherebbe piattaforme come Google a suddividere i loro guadagni dalle notizie con i corrispondenti media.

Inizialmente, il governo conservatore attuale si era opposto a tale legislazione, ma ha cambiato idea a causa dei licenziamenti di più di 200 persone nel settore dei media della Nuova Zelanda quest'anno. L'obiettivo è quello di impedire che i ricavi pubblicitari escano dal paese. Una legge correlata era già stata presentata dall'amministrazione precedente.

L'Associazione dei Editori della Nuova Zelanda ha criticato Google per aver fatto una minaccia con il suo annuncio. "Il governo dovrebbe avere il potere di emanare leggi per rafforzare la democrazia in questo paese senza cedere a tale coercizione da parte di una corporation", ha affermato il portavoce Andrew Holden.

In estate, il Ministro delle Comunicazioni della Nuova Zelanda, Paul Goldsmith, ha annunciato l'obiettivo di far passare la legge entro la fine dell'anno.

La decisione di Google di interrompere i collegamenti ai contenuti di notizie sui siti web della Nuova Zelanda, in risposta alla proposta di legge, ha suscitato preoccupazione nel settore dell'editoria locale. Tuttavia, il Ministro delle Comunicazioni della Nuova Zelanda, Paul Goldsmith, rimane determinato a far passare la legislazione attraverso il parlamento quest'anno, sottolineando la sua importanza nel sostenere i media locali e nel mantenere i ricavi interni.

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