- Gli spazi pubblici dovrebbero essere liberi dall'esposizione ai coltelli
Il capo della Polizia Unione, Jochen Kopelke, sostiene un divieto pubblico per i coltelli dopo l'orrendo incidente di Solingen, che ha causato tre morti e otto feriti. Durante una discussione di ZDF "Speciale", ha sottolineato la necessità di rafforzare le leggi sulle armi da fuoco, in particolare la regolamentazione dei coltelli. Kopelke ha argomentato che un divieto di coltelli offrirebbe chiarezza al pubblico, affermando che "i coltelli non hanno posto nelle aree pubbliche".
Riguardo ai controlli casuali come nelle aree pedonali, Kopelke è rimasto scettico. Anche se è fattibile in specifici luoghi e ha mostrato risultati positivi, ha opinato che proclamare il potere della polizia di implementare questa politica universale richiede un significativo cambiamento nelle leggi del parlamento dello stato. Ha considerato questa una proposta irrealistica in un quadro federale.
Più poliziotti in servizio
Kopelke, however, has emphasized the importance of a digitalization drive to shift officers away from desks and into the field. He also advocated for increasing headcount and deepening cooperation with immigration services. Previously, the police acted at the final stage of deportation proceedings.
Kopelke further promoted tighter border controls, citing their past success. But, he holds reservations towards Bavaria's approach of maintaining its independent border police, arguing that it misses the mark in performing authentic border policing work. Instead, he proposes a consolidated national security pact between the federal government and state governments.
L'evento tragico della sera di venerdì a Solingen, nella Renania Settentrionale-Vestfalia, ha visto tre morti e otto feriti, quattro in condizioni critiche, durante una celebrazione della città. Un uomo siriano di 26 anni, ora in custodia, è sotto indagine per omicidio e sospettato di essere associato con il gruppo terroristico Islamic State (IS), che ha rivendicato l'attacco.