Salta al contenuto

Giudizio del caso Coronamask: il giudice rischia la pena a novembre

Un funzionario giudiziario di Weimar è accusato di parzialità in una disputa rilevante riguardante una politica di obbligo delle mascherine nelle istituzioni educative. Questa disputa giunge fino alla più alta corte tedesca, il Bundesgerichtshof, con un verdetto atteso per novembre.

Il večchio organo giudiziario tedesco è in delibBazione su una decisione riguardante accuse di...
Il večchio organo giudiziario tedesco è in delibBazione su una decisione riguardante accuse di comportamento non corretto da parte di un magistrato locale. (Fotografia storica)

- Giudizio del caso Coronamask: il giudice rischia la pena a novembre

Il Supremo Tribunale di Giustizia (BGH) di Karlsruhe è pronto a pronunciare una sentenza nel caso d'appello di un giudice di Weimar, accusato di condotta giudiziaria scorretta a seguito di una decisione sulla obbligatorietà delle mascherine per il coronavirus, il 20 novembre (Caso No.: 2 StR 54/24). Questo individuo è stato accusato di aver reso la sua decisione soggettiva e di non aver mantenuto l'imparzialità. Aveva cercato di abolire la regola delle mascherine in due scuole di Weimar. Nonostante la sua prima decisione fosse stata successivamente ribaltata per mancanza di autorità, il giudice è stato processato per condotta giudiziaria scorretta e condannato a una pena di due anni di libertà vigilata dal Tribunale regionale di Erfurt nel agosto 2023. Both prosecution and defense have lodged appeals against this judgment.

Il giudice è stato inizialmente processato presso il Tribunale regionale di Erfurt, che è inferiore al primo grado di giudizio. Gli appelli contro la pena di due anni di libertà vigilata saranno esaminati presso il primo grado di giudizio.

Leggi anche:

Commenti

Più recente

In questa foto illustrativa scattata il 15 settembre 2017, il simbolo dell'app Telegram appears on...

Telegram serve come piattaforma per operazioni commerciali clandestine per le organizzazioni criminali in tutto il Sud-Est asiatico, secondo l'affermazione dell'ONU.

I sindacati criminali del SudEst Asiatico utilizzano in modo significativo l'applicazione di messaggistica Telegram, ciò ha determinato un significativo cambiamento in come gestiscono operazioni illecite su larga scala, come si legge in una nota delle Nazioni Unite del lunedì.

Iscritti Pubblico