Favola d'estate: Zwanziger si aspetta l'assoluzione
L'ex presidente della DFB Theo Zwanziger è fiducioso della vittoria in vista del nuovo processo sulla vicenda delle favole estive. "L'accusa è insensata. Ci siamo comportati correttamente, non c'è mai stato uno scandalo delle favole estive", ha dichiarato il 78enne alla "Rhein-Zeitung" (sabato).
Sono stati fissati 16 giorni di processo per il procedimento contro gli ex dirigenti della DFB presso il Tribunale Regionale di Francoforte. Questo secondo un comunicato stampa emesso dalle autorità lunedì. Gli ex presidenti della Federcalcio tedesca, Wolfgang Niersbach e Theo Zwanziger, e l'ex segretario generale Horst R. Schmidt sono accusati di evasione fiscale. "Il tribunale regionale non si lascerà piegare dalla legge, ma la rispetterà", ha dichiarato Zwanziger con fiducia.
Il processo inizierà il 4 marzo del prossimo anno. L'ultimo giorno del processo sarà l'11 luglio. Ciò significa che il procedimento si svolgerà nel bel mezzo dei Campionati europei di casa (dal 14 giugno al 14 luglio).
A maggio, il Tribunale superiore di Francoforte ha riavviato il procedimento contro il trio, che era stato precedentemente interrotto dal tribunale regionale alla fine di ottobre 2022. In quell'occasione, il Tribunale superiore ha annunciato che l'ordinanza di interruzione del tribunale regionale era stata annullata e che il procedimento sarebbe proseguito.
Ciò significa che, allo stato attuale delle cose, ci saranno ripercussioni legali davanti a un tribunale tedesco dopo la magra indagine sugli eventi fino ad oggi. Zwanziger, Niersbach e Schmidt hanno sempre negato tutte le accuse.
Al centro della questione c'è un pagamento di 6,7 milioni di euro effettuato dalla DFB tramite l'associazione mondiale FIFA all'imprenditore Robert Louis-Dreyfus, ora deceduto. Il denaro è stato dichiarato come contributo a un gala per i Mondiali di calcio del 2006, che non ha mai avuto luogo. Nel 2002, Franz Beckenbauer aveva ricevuto un prestito di pari importo da Louis-Dreyfus in qualità di responsabile dell'organizzazione della Coppa del Mondo, che alla fine è scomparso nei conti dell'ex funzionario finanziario della FIFA Mohamed bin Hammam.
Fontewww.dpa.com