Tasche piene di soldi e il vicepresidente in prigione: una vicenda di sospetta corruzione ha scosso il Parlamento europeo nel 2022. Gli esperti dicono che è stato fatto troppo poco. - Esperto dopo lo scandalo della corruzione nell'UE: potrebbe accadere di nuovo
A un anno dalla scoperta dello scandalo delle tangenti al Parlamento europeo, l'organizzazione anticorruzione Transparency International ha criticato la mancanza di progressi nell'affrontarlo. "Finché non cambieremo la cultura del Parlamento, potrà accadere di nuovo", ha dichiarato Shari Hinds di Transparency International all'agenzia di stampa tedesca Deutsche Presse-Agentur. Sebbene esistano dei regolamenti, essi non vengono applicati correttamente e non sono monitorati. "Al momento, non ci sono praticamente conseguenze se le regole non vengono rispettate".
Quando l'allora vicepresidente del Parlamento europeo, Eva Kaili, è stata arrestata, c'è stata una grande agitazione. La donna greca era al centro di un grave scandalo di corruzione. Le accuse: appartenenza a un'organizzazione criminale, riciclaggio di denaro e corruzione.
Centinaia di migliaia di euro in contanti
La presunta mente, Antonio Panzeri, è stato per molti anni membro del Parlamento europeo prima di fondare un'organizzazione non governativa. Nel suo appartamento gli investigatori hanno trovato 600.000 euro in contanti. Secondo i media, anche a casa di Kaili sono state scoperte borse piene di contanti.
Nello scandalo sono coinvolti anche Marc Tarabella e Andrea Cozzolino, ancora in carica come europarlamentari, e Francesco Giorgi, compagno di Kaili. Panzeri sostiene di aver dato a Tarabella più di 120.000 euro in contanti in diverse rate per il suo sostegno in relazione agli appalti del Qatar. Cozzolino avrebbe ricevuto istruzioni dal suo assistente Giorgi per il posizionamento politico a favore di Qatar e Marocco.
Tutti sono rimasti in carcere o agli arresti domiciliari per diversi mesi. Kaili ha ripetutamente denunciato le condizioni di detenzione in Belgio e ha criticato il fatto che inizialmente non le era stato permesso di vedere la figlia piccola. Panzeri è ora un testimone chiave per gli inquirenti. Il suo accordo con la Procura prevede, tra l'altro, che riceva una pena detentiva più breve in cambio della sua collaborazione.
La questione dell'immunità
Non è ancora chiaro fino a che punto le accuse possano essere provate. La Procura ha recentemente confermato che l'indagine sta esaminando anche eventuali errori formali. Entro la metà di maggio dell'anno prossimo, quindi, si verificherà se l'immunità di Kaili è stata violata durante le indagini.
Il Parlamento europeo ha reagito allo scandalo con regole di trasparenza più severe. Tra queste, le dichiarazioni patrimoniali all'inizio e alla fine del mandato e regole più severe sull'accettazione di regali. Inoltre, un numero significativamente maggiore di incontri con i lobbisti deve essere reso pubblico. Secondo Transparency International, tutto ciò non è sufficiente. Il problema principale non è stato affrontato: "La cultura dell'impunità e la mancanza di integrità", ha dichiarato Hinds.
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Fonte: www.stern.de