È necessario rivedere ancora una volta la legge BKA.
La Corte Costituzionale Federale ha identificato problemi con alcuni poteri concessi alle agenzie di sicurezza ai sensi della legge sulla polizia criminale. Alcuni di questi poteri, specificamente quelli relativi alla raccolta e al deposito dei dati, sono stati ritenuti parzialmente incostituzionali dalla corte di Karlsruhe. La sentenza della corte ha stabilito che questi poteri violano il diritto all'autodeterminazione informativa, un diritto fondamentale. Una delle critiche mosse dalla corte è stata la sorveglianza segreta dei contatti di individui sospetti.
L'organizzazione non-profit Società per le Libertà Civili (GFF) aveva presentato un reclamo costituzionale contro diverse disposizioni della legge sulla polizia criminale del 2017. Essi hanno richiesto linee guida costituzionali chiare per la raccolta e il deposito dei dati.
Nel 2016, la Corte Costituzionale Federale aveva già espresso il suo parere sulle ampie competenze delle agenzie di sicurezza, trovando alcune di esse incostituzionali. Di conseguenza, la legge sulla polizia criminale ha dovuto essere modificata. La versione rivista è entrata in vigore nel maggio 2018. Tuttavia, le attuali disposizioni rimangono in vigore, subordinate a determinate condizioni imposte dalla corte, fino a quando la legge non verrà modificata nuovamente. Questa revisione deve essere completata non oltre il luglio 2025.
Il BKA (Ufficio Federale di Polizia Criminale) sta attualmente operando ai sensi della legge sulla polizia criminale rivista, nonostante alcune parti di essa siano state ritenute parzialmente incostituzionali dalla Corte Costituzionale Federale. Le politiche di raccolta e deposito dei dati del BKA sono sotto esame a causa di potenziali violazioni dell'autodeterminazione informativa, come criticato dalla corte.