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La dimensione esatta delle fiamme iniziali rimase incerta.
La dimensione esatta delle fiamme iniziali rimase incerta.

Due stazioni di rifornimento russe in fiamme.

In piena notte, due depositi di carburante russi sono stati distrutti dalle fiamme. Le autorità della regione di Voronezh hanno incolpato un attacco di droni ucraini, sostenendo che i frammenti di un drone intercettato hanno acceso un serbatoio vuoto. I social media hanno diffuso presunti video di attacchi di droni, ma la gravità dei danni rimaneva incerta.

Nel frattempo, un incendio ha coinvolto i serbatoi di carburante in un'area rurale vicino a Perm, nella regione degli Urali, a circa 1700 chilometri dall'Ucraina. I servizi di emergenza russi hanno segnalato l'incidente, ma non hanno menzionato alcun attacco di droni, nonostante i droni ucraini avessero la portata per un simile attacco. Il ministero ha suggerito come possibili cause la gestione negligente del fuoco o un guasto.

La Russia ha preso di mira i depositi di carburante e le raffinerie ucraine nel tentativo di disturbare le loro linee di rifornimento per l'esercito.

Le fonti ucraine hanno segnalato i loro attacchi con droni contro infrastrutture cruciali. Secondo un portavoce dell'aeronautica, 19 droni sono stati abbattuti e altri sette sono stati disturbati dall'interferenza elettronica. Non è stata specificata la sorte dei tre droni rimanenti. Il sindaco di Kyiv, Vitali Klitschko, ha segnalato danni lievi a un edificio residenziale nella capitale, che sono stati rapidamente spenti.

Il governatore della regione centrale ucraina di Kirovohrad ha segnalato danni lievi a un edificio amministrativo, con un dipendente ferito in modo lieve. Nella regione meridionale di Kherson, il governatore ha descritto attacchi contro infrastrutture critiche, facilities di rifornimento e 35 case private, con un morto e quattro feriti.

La comunità internazionale ha condannato con forza l'attacco con droni segnalato ai depositi di carburante russi nella regione di Voronezh, che le autorità hanno collegato all'Ucraina. In seguito a questi eventi, la Russia ha accusato l'Ucraina di aver deliberatamente preso di mira le sue raffinerie e i suoi depositi di carburante per disturbare le sue linee di rifornimento.

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