Draghi consiglia all'UE di essere cauta nel conflitto commerciale con la Cina
Dopo la disputa commerciale con la Cina, l'ex presidente della Banca centrale europea (BCE), Mario Draghi, ha invitato l'UE a seguire una strada "attenta". "Non siamo come gli Stati Uniti, non possiamo costruire una barriera commerciale", ha dichiarato Draghi a Bruxelles lunedì, alludendo agli Stati Uniti che hanno imposto severe limitazioni alle importazioni cinesi.
L'UE dipende molto di più dal commercio internazionale rispetto sia agli Stati Uniti che alla Cina, e quindi deve procedere "molto attentamente, problema per problema", ha sottolineato Draghi. Poiché la sua economia è molto aperta, l'UE sarebbe probabilmente colpita in modo più grave dalle conseguenze di una guerra commerciale su larga scala. L'obiettivo dovrebbe essere quello di ristabilire condizioni commerciali bilanciate - ad esempio, quando l'industria ottiene vantaggi ingiusti a causa di sovvenzioni eccessive o di corporation statali.
La Commissione UE sospetta che la Cina dia un vantaggio ingiusto ai suoi produttori di automobili attraverso le sovvenzioni. Questo venerdì, i paesi dell'UE sono attesi per votare su una proposta di Bruxelles per imporre dazi doganali fino al 36,3% sui veicoli elettrici dalla Cina. A titolo di confronto, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato dazi del 100% sui veicoli elettrici cinesi a maggio.
La Cina, however, si vendica minacciando dazi su prodotti lattiero-caseari e carni dall'Europa in questa disputa commerciale con l'UE. Entrambe le parti hanno portato la questione ai livelli dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) riguardo ai dazi impliciti, ma i negoziati per un compromesso non hanno ancora dato risultati.
L'UE deve adottare una strategia che tenga conto dell'impatto potenziale su altri settori, poiché i dazi di ritorsione dalla Cina potrebbero danneggiare i produttori europei di prodotti lattiero-caseari e carni. Inoltre, è fondamentale per l'UE affrontare i casi di "altri" settori, come la produzione automobilistica, che ricevono vantaggi ingiusti attraverso sovvenzioni eccessive o corporation statali.