Chicken Run: Dawn of the Nugget" offre un assaggio riscaldato dell'originale della Aardman.
Inchinandosi un po' al passare del tempo, i produttori hanno sostituito le voci chiave originali, che includevano, un po' inaspettatamente, Mel Gibson in questa produzione altrimenti molto britannica. Questa volta, Thandiwe Newton e Zachary Levi interpretano Ginger e Rocky, che non solo sono sopravvissuti e sono fuggiti dalla fattoria di Tweedy verso un rifugio sicuro, ma che in breve tempo hanno avuto e cresciuto una figlia, Molly (la star di "The Last of Us" Bella Ramsey).
La vita sembra andare più che bene, ma in termini cinematografici, dov'è il divertimento? Così i polli si trovano presto ad affrontare una nuova minaccia da parte di un impianto industriale che sforna polli (o parti di essi), attirandoli verso la loro morte con gli occhi spalancati con la promessa di una sorta di parco a tema che essenzialmente li ipnotizza.
L'arzilla Ginger non ha intenzione di prendere sottogamba questa minaccia e Molly condivide un po' della grinta della mamma. Questo cambia la dinamica dalla fuga dal pericolo del film precedente all'affrontare il pericolo stesso, per quanto improbabile e mal assortita possa essere la lotta.
Alcuni dei maestosi attori riprendono i loro ruoli (tra cui Imelda Staunton e Miranda Richardson), in un film diretto da Sam Fell ("ParaNorman") da una sceneggiatura accreditata a Karey Kirkpatrick e John O'Farrell (che hanno lavorato all'originale) e Rachel Tunnard.
Tuttavia, mentre l'approccio stop-motion della Aardman, presente in progetti come "Wallace & Gromit" e "Shaun the Sheep" (così come in allodole di scarso successo come "Early Man"), conserva il suo fascino old-school e la sua distinzione visiva in un'epoca di animazione generata al computer, la storia suona come una scusa piuttosto stanca per rifare la prima storia con qualche ritocco estetico, sperando di attingere alla nostalgia degli adulti e potenzialmente attirare una nuova generazione di bambini.
Certo, i grandi studios fanno regolarmente questo, ma la Aardman ha sempre avuto il vantaggio di essere un'operazione più stravagante, più boutique. È un segno dei tempi anche il fatto che, mentre "Chicken Run" ha sbancato i botteghini delle sale, il sequel ha trovato casa su Netflix, dove gli abbonati possono trovare anche il film precedente.
Questo potrebbe essere un motivo sufficiente per punzecchiare "L'alba della pepita", ma per quanto riguarda la possibilità che questo viaggio nella memoria dia i suoi frutti, Netflix farebbe bene a seguire il vecchio e saggio consiglio di non contare i polli prima che siano nati.
"Chicken Run: Dawn of the Nugget" debutta il 15 dicembre su Netflix. È classificato come PG.
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Fonte: edition.cnn.com