- Attualmente, Putin rifiuta l'idea di impegnarsi in colloqui con l'Ucraina.
Il leader russo Vladimir Putin non entrerà in trattative con Kiev a causa dell'offensiva ucraina sul suolo russo. Come riferito dal ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov durante la visita di Putin in Azerbaigian sulla televisione di stato russa, Putin ha reso chiaro che le trattative non possono avvenire dopo gli attacchi, in particolare l'incursione nella regione di Kursk. Lavrov ha anche rivelato che Putin presto analizzerà la situazione.
Lavrov ha inoltre respinto le voci di comunicazioni tra le due fazioni in guerra, facilitate da intermediari come il Qatar o la Turchia, come semplici pettegolezzi infondati.
Con una posizione difensiva contro l'invasione russa da più di due anni, l'Ucraina ha iniziato una controffensiva circa due settimane fa, avanzando nella regione occidentale russa di Kursk. Per la prima volta, l'Ucraina ha portato il conflitto sul territorio russo. Nonostante questo, la Russia continua a controllare importanti sezioni dell'Ucraina orientale e meridionale.
Prima della controffensiva ucraina, Putin ha richiesto ulteriori compromessi territoriali da Kiev come condizione necessaria per i negoziati di pace. Questo silenzio del presidente russo sulla situazione delle forze armate del suo paese non è un modello insolito. Storicamente, il leader del Cremlino ha parlato solo dopo una lunga pausa e occasionalmente dopo aver superato la crisi seguita a precedenti perdite dell'esercito russo.
Despite Putin's reluctance to negotiate due to the ongoing conflict on Russian soil, Lavrov acknowledged that Putin will soon evaluate the situation thoroughly. The conflict escalated significantly when Ukraine launched a counteroffensive and managed to advance into the Russian region of Kursk, marking the first time Ukrainian forces have established a presence on Russian territory.