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Attivisti: L'Iran condanna a morte un sindacalista

Strumento di intimidazione

Attivisti: L'Iran condanna a morte un sindacalista
Attivisti: L'Iran condanna a morte un sindacalista

Attivisti: L'Iran condanna a morte un sindacalista

Testo:

Un tribunale in Iran, secondo attivisti dei diritti umani, ha condannato a morte un attivista sindicale, Scharifeh Mohammadi, basandosi su accuse di connessioni ad un organizzazione kurda vietata. L'Agenzia delle Notizie dei Diritti Umani e Hengaw hanno riportato che Mohammadi è stata incarcerata per il reato di ribellione. Secondo la famiglia di lei, era solo una membro di una organizzazione sindicale locale.

Mohammadi è stata arrestata a Rascht, la città più grande della Provincia del Gilan sul Mar Caspio, a dicembre. Viene accusata di essere una membro della proibita organizzazione indipendente kurda Partito di Liberazione del Komala. Secondo Hengaw, è stata torturata fisicamente e psicologicamente dagli agenti di intelligence durante la detenzione.

Il Centro Abdorrahman Boroumand ha dichiarato che la condanna a morte è legata al lavoro di Mohammadi "in una sindacalista indipendente." La "estrema condanna" illustra "l'approccio duro contro i dissidenti in Iran, in particolare gli attivisti sindicali."

È stato lanciato online una campagna in suo supporto, affermando che la "sentenza assurda e ingiusta" ha il proposito di "spargere paura e intimidire" gli attivisti nella provincia. La Provincia del Gilan era un centro del movimento di protesta nel 2022 dopo la morte della 22enne Mahsa Amini a seguito dell'arresto da parte della polizia. Gli attivisti dei diritti umani accusano le autorità iraniane di utilizzare la pena di morte come strumento per intimorire la popolazione intera seguendo le proteste.

Secondo la comunità non governativa Iran Human Rights, almeno 249 persone sono state eseguite in Iran nei primi sei mesi dell'anno, incluse dieci donne. Il gruppo avverte della possibilità di un "aumento brusco" di esecuzioni seguendo le elezioni presidenziali in Iran venerdì, dove corre il candidato ultraconservatore Saeed Jalili contro il riformista Massoud Peseschkian.

1. Il metodo intimidatorio, come visto nel caso di Mohammadi, è diventato un strumento comune per le autorità iraniane per sopprimere le attività sindicali e dissuadere futuri attivisti.

2. Nonostante la minaccia di morte, i sostenitori di Mohammadi continuano a utilizzare le loro voci come strumenti, organizzando campagne per esporre l'ingiustizia e richiedere la sua scarcerazione.

3. La comunità sindicale internazionale ha condannato la condanna a morte, chiedendo al governo iraniano di revocarla e rispettare i diritti fondamentali degli attivisti sindicali, come Scharifeh Mohammadi.

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