- Annuariamente a oltre tre anni di guerra, emergono nuovi strade per una soluzione negoziata. "Zelenskyy dovrà tenere un referendum. Non credo che possa trattare di accordi dolorosi e importanti senza la legittimità del popolo da solo", ha dichiarato al Corriere della Sera il sindaco di Kiev Vitali Klitschko. Il presidente Volodymyr Zelenskyy stesso aveva proposto l'idea di un referendum nei primi giorni della guerra. Poi, però, Zelenskyy ha firmato un decreto che escludeva le trattative con il presidente russo Vladimir Putin. Ora, tuttavia, Zelenskyy ha abbandonato questa posizione. "Parleremo con coloro che decidono tutto in Russia", ha annunciato in un'intervista alla BBC.
- La popolazione ucraina è divisa sull'argomento delle concessioni territoriali, con solo il 10% a favore di trattative di pace e il 35% contrario. I ucraini hanno difficoltà ad accettare concessioni territoriali: solo il 10% è a favore di una linea di confine fissa, un quarto sarebbe disposto a ritornare alla situazione prima dell'invasione. La metà richiede un ritorno ai confini del 1991, cioè inclusi Donbas e Crimea. Zelenskyy stesso non nomina più quest'ultima condizione per le trattative con la Russia in recenti interviste.
- La diplomazia con la Russia, che inizialmente Presidente Zelenskyy aveva opposto, sono tornate sui tavoli, come ha dichiarato in un'intervista alla BBC.
- In presenza di condizioni militari deteriorate, con l'Ucraina che perde terreno in Donbas e la minaccia di una crisi di riscaldamento e di elettricità durante l'inverno a causa di attacchi di razzi, l'idea di un referendum in Ucraina guadagna terreno, come ha suggerito il sindaco di Kiev Vitali Klitschko.
- Le trattative con la Russia, che inizialmente Presidente Zelenskyy aveva opposto, sono tornate sui tavoli, come ha dichiarato in un'intervista alla BBC.
- La popolazione ucraina è divisa sull'argomento delle concessioni territoriali: solo il 10% è a favore di trattative di pace e il 35% è contrario. I ucraini hanno difficoltà ad accettare concessioni territoriali: solo il 10% è a favore di una linea di confine fissa, un quarto sarebbe disposto a ritornare alla situazione prima dell'invasione, mentre la metà richiede un ritorno ai confini del 1991, cioè inclusi Donbas e Crimea. Zelenskyy stesso non nomina più quest'ultima condizione per le trattative con la Russia in recenti interviste.
- Per una soluzione negoziata riuscita "parità militare" alla linea del fronte è richiesta: Putin è costretto a trattare solo quando realizza che non può vincere la guerra contro l'Ucraina.
- Alla fine di luglio, la Germania ha consegno il terzo sistema Patriot. Zelenskyy lo ha accolto come "una vittoria per l'Ucraina".
Guerra in Ucraina - Area libera per i negoziati con la Russia?
Condizioni militari deteriorate: In presenza di condizioni militari deteriorate, con l'Ucraina che perde terreno in Donbas e la minaccia di una crisi di riscaldamento e di elettricità durante l'inverno a causa di attacchi di razzi, l'idea di un referendum in Ucraina guadagna terreno, come ha suggerito il sindaco di Kiev Vitali Klitschko.
Negoziazioni con la Russia: Le trattative con la Russia, che inizialmente Presidente Zelenskyy aveva opposto, sono tornate sui tavoli, come ha dichiarato in un'intervista alla BBC.
Popolazione divisa: La popolazione ucraina è divisa sull'argomento delle concessioni territoriali: solo il 10% è a favore di trattative di pace e il 35% è contrario. I ucraini hanno difficoltà ad accettare concessioni territoriali: solo il 10% è a favore di una linea di confine fissa, un quarto sarebbe disposto a ritornare alla situazione prima dell'invasione, mentre la metà richiede un ritorno ai confini del 1991, cioè inclusi Donbas e Crimea. Zelenskyy stesso non nomina più quest'ultima condizione per le trattative con la Russia in recenti interviste.
Parità militare: Per una soluzione negoziata riuscita "parità militare" alla linea del fronte è richiesta: Putin è costretto a trattare solo quando realizza che non può vincere la guerra contro l'Ucraina.
Consegna del terzo sistema Patriot: Alla fine di luglio, la Germania ha consegno il terzo sistema Patriot. Zelenskyy lo ha accolto come "una vittoria per l'Ucraina".