American Fiction" analizza il prezzo del successo dei neri in una cultura mediatica dominata dai bianchi
Adattamento del libro "Erasure" di Percival Everett, la trama centrale ha un sapore familiare, con quello che equivale a una barzelletta che inavvertitamente prende vita propria e alla fine sfugge di mano. In questo caso, si tratta di un romanzo scritto per frustrazione da Monk (Wright), uno scrittore e professore di letteratura che sta essenzialmente attraversando la vita da sonnambulo, quando una tragedia inaspettata lo fa uscire dal suo compiacimento.
Monk viene introdotto mentre ha a che fare con gli studenti che si scatenano facilmente nel college in cui insegna, e questo gli provoca una visita riluttante alla madre (Leslie Uggams), in preda alla demenza, e ai fratelli (Tracee Ellis Ross e Sterling K. Brown). Oltre a esplorare vecchi bagagli familiari e questioni irrisolte, Monk inizia anche una relazione con una vicina di casa di sua madre (Erika Alexander), che rischia di complicarsi quando impulsivamente sforna un libro pieno degli stereotipi sui neri che detesta, attribuendolo a un autore anonimo che si suppone sia un fuggitivo.
Con suo grande shock e sgomento, l'agente di Monk (John Ortiz) trova acquirenti entusiasti per il libro di barzellette - non per il tomo più serio a cui Monk sta lavorando - e gli dice: "I bianchi pensano di volere la verità, ma non è così. Vogliono solo sentirsi assolti".
Tuttavia, mentre Monk potrebbe potenzialmente annullare l'accordo, il peggioramento delle condizioni della madre e le spese associate al tipo di assistenza sanitaria di cui ha bisogno offuscano la questione, anche se, come ogni inganno, la rete diventa più intricata quanto più Monk cerca di estenderla.
Wright cattura l'angoscia che Monk prova, soprattutto ascoltando le persone che lodano il libro e interagendo con un'altra scrittrice (Issa Rae) il cui lavoro rappresenta il tipo di "Black trauma porn" che inizialmente cercava di mettere in ridicolo. In questo senso, "American Fiction" si impegna in un dibattito sull'alimentazione della domanda del mercato e sul mantenimento della propria integrità, un problema antico per gli artisti neri condotto qui nel regno letterario.
Jefferson ha scritto anche per le serie televisive "Watchmen" e "The Good Place", e in questa storia ha un tocco abile che permette ai personaggi e alle situazioni di respirare, trovando anche buoni momenti per i ruoli secondari.
In definitiva, "American Fiction" solleva domande sul prezzo del successo dei neri in una cultura dei media e dell'intrattenimento dominata dai bianchi. Ciò che non fa, pur mantenendo il suo taglio satirico e il suo occhio, è fornire risposte facili.
"American Fiction" viene proiettato in anteprima il 15 dicembre in alcune sale statunitensi e viene distribuito il 22 dicembre. È classificato come R.
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Fonte: edition.cnn.com
