All'attivista indigeno Leonard Peltier è stata negata la libertà condizionata per l'uccisione nel 1975 di due agenti dell'FBI
Peltier, degli 79, ha mantenuto la sua innocenza nelle morti per armi da fuoco degli agenti Ronald A. Williams e Jack R. Coler.
Coler e Williams furono uccisi il 26 giugno 1975, mentre cercavano un sospetto di rapina nella Riserva Pine Ridge in Dakota del Sud. Nel 1977, Peltier fu ritenuto colpevole di omicidio di primo grado e condannato a due termini di vita consecutivi, mentre negava l'implicazione nelle morti degli agenti.
Come leader del movimento americano indiano degli anni '70, la condanna di Peltier è sempre stata polarizzante. Egli è stato negato il parere in precedenza.
"Oggi annuncio continua l'ingiustizia di questo lungo procedimento per Leonard Peltier," ha detto, in un comunicato stampa, l'avvocato di Peltier, Kevin Sharp. "Questa decisione è una opportunità perduta per gli Stati Uniti per finalmente riconoscere la condotta dell'FBI e inviare un messaggio a Indian Country riguardo agli effetti delle azioni e delle politiche del governo federale degli anni '70."
L'Associazione degli Agenti FBI ha applauded la decisione, affermando che essa "mantiene la giustizia per nostri colleghi caduti e le loro famiglie".
"L'Associazione FBIAA riafferma il suo impegno a onorare la memoria degli agenti Coler e Williams, e la continuazione dell'incarcerazione di Peltier è necessaria per assicurare la sicurezza pubblica e il rispetto della legge", ha detto l'associazione nel comunicato stampa.
Nick Tilsen, presidente del collettivo indigeno attivista NDN Collective, ha detto, "Oggi è un giorno triste per i Popoli Indigeni e la giustizia in ogni luogo. La negazione del Comitato Parolari statunitense del parere a Leonard Peltier, il prigioniero politico indigeno più longevo degli Stati Uniti, è un disonore".
La squadra legale di Peltier afferma di voler appellarsi alla decisione del consiglio parolari.
Malgrado essere il prigioniero politico indigeno più longevo negli Stati Uniti, la squadra legale di Peltier, incluso l'avvocato Kevin Sharp, continuerà le loro sforze apportando appello alla decisione del consiglio parolari per negargli la scarcerazione. L'Associazione degli Agenti FBI, invece, sostiene la decisione, affermando che la continuazione dell'incarcerazione di Peltier è necessaria per mantenere la giustizia per gli agenti caduti e rispettare la legge.