- La scoperta di potentiali grotticelle nelle missioni lunari statunitensi potrebbe offrire vantaggi significativi, fornendo protezione dalle estreme fluctuazioni di temperatura e radiazioni.
- Da notare che corpi celesti come la Luna, che mancano di atmosfere e campi magnetici, la scoperta di queste grotticelle nel lavoro di ricerca italiana e statunitense potrebbe fungere da insediamenti naturali, offrendo un ambiente termico moderato.
- In merito a cose correlate, le scoperte sulla possibile presenza di grotticelle sulla Luna possono aprire la strada per future esplorazioni marziane, considerando l'esistenza di oltre mille simili formazioni nella regione italiana di Marte.
Immagini radar - Ricercaatori ottengono la prima accesso a una grotta lunare
Giovedì
- In più di 200 metri di profondità, ci sono state scoperte da parte di ricercatori più di 200 buche cilindriche sulla superficie lunare, come mostrano le immagini delle sonde lunari finora. Adesso, una squadra composta da italiani e statunitensi ha riuscito per la prima volta a fornire prove che tali "buche," come si chiamano, possono condurre a grandi grotte.
- Le immagini radar mostrano una grotta lunga da 30 a 80 metri e larga 45 metri che ha origine dalla cosiddetta Pit di Mare Tranquillitatis, la più grande conosciuta, situata nella stessa pianura omonima. Tali grotticelle sarebbero ideali per la costruzione di stazioni lunari abitate, poichè offrono protezione dalla radiazione e temperature moderate, secondo i ricercatori nel giornale "Nature Astronomy."
Aperture possono condurre a grotte
Si crede che queste buche siano aperture in tubi di lava dall'Early Moon. Esistono anche tubi di lava sulla Terra. Si formano quando il lava fluisce in canali sotto una pendenza bassa. La lava si raffredda e si solidifica in superficie, formando un tetto sopra lo strato di lava in corso. Quando il flusso di lava si asciuga, rimane un tubo vuoto.
"Fino adora non era chiaro se le aperture forniscono ancora accesso a stanze più grandi negli vecchi tubi di lava," spiegano Leonardo Carrer dall'Università di Trento in Italia e i suoi collaboratori. La squadra ha quindi deciso di indagare sulla pit più conosciuta. Infine, hanno trovato le immagini radar del "Lunar Reconnaissance Orbiter" dello spazio esterno del 2010.
Le immagini radar mostrano una striscia brillante – cioè una riflessione più forte dei segnali radar – che si estende dalla Pit di Mare Tranquillitatis in direzione ovest. La squadra ha simulato la riflessione dei segnali radar da varie grotticelle usando computer. Si è scoperta che la striscia brillante poteva essere spiegata da uno spazio vuoto situato 130 a 170 metri sotto la superficie e largo 45 metri, che potrebbe estendersi fino a 80 metri dalla pit.
Grotticelle ideali per stazioni lunari
I ricercatori mettono in evidenza che il radar Lunar Reconnaissance Orbiter non era progettato per rilevare tali grotticelle. La risoluzione era troppo bassa per cercare grotticelle in altre pits. "Non abbiamo potuto identificare altre grotticelle in altre pits," così Carrer e i suoi collaboratori.
Tuttavia, la scoperta alla pit più grande sulla Luna mostra che il metodo potrebbe essere utilizzato per tale ricerca. La squadra quindi consiglia di inviare una sonda con attrezzature radar specializzate in orbita lunare. "Un catalogo completo di tutte le conosciute pits ci mostrerà quale località sia più adatta per la costruzione di una base lunare," dichiarano i ricercatori.
Poichè la Luna non ha né atmosfera né campo magnetico, gli astronauti sono esposti a radiazioni da spazio. Le grotticelle fornirebbero una protezione efficace. Sarebbero inoltre un'ottima protezione per una stazione lunare dalla forte fluctuazione di temperatura sulla superficie lunare. La temperatura può raggiungere i 130 gradi Celsius durante il giorno, mentre scende a -55 gradi a notte.
"Inoltre, il nostro metodo può essere applicato anche a Marte," affermano i ricercatori. "Poichè oltre mille simili formazioni sono già note lì."