Passare nove anni in una struttura carceraria per omicidio, mentre era senza tetto.
Durante la primavera del 2022, un 17enne ha tolto la vita a un senzatetto a Neuss, portando a una condanna di nove anni in un istituto di rieducazione minorile. Tuttavia, a causa di un dubbio, la Corte Federale di Giustizia Tedesca ha deciso di riaprire il caso. Dopo aver rivalutato le prove, la corte ha raggiunto la stessa conclusione e ha confermato la sentenza iniziale emessa dal tribunale distrettuale di Düsseldorf.
A poco più di tre anni dal brutale accoltellamento di un senzatetto all'interno di una tenda a Neuss, un 19enne è stato dichiarato colpevole di omicidio dal tribunale distrettuale di Düsseldorf. I giudici hanno seguito la stessa linea del primo processo, con la Corte Federale di Giustizia (BGH) che aveva precedentemente annullato la loro prima sentenza. Il processo si è tenuto a porte chiuse, protetto dalla privacy dei minori.
Al momento del crimine, il colpevole aveva 17 anni. Aveva accoltellato il senzatetto due volte attraverso la tenda, un fatto mai contestato. Tuttavia, il primo processo a Düsseldorf non è riuscito a determinare con certezza quale delle due coltellate avesse causato la ferita fatale, portando la BGH a interrogarsi sulla presenza di un'intenzione di uccidere.
Caso riesaminato
Di conseguenza, è stato necessario un nuovo processo con un panel di giudici diverso per riconsiderare il caso. Ancora una volta, la loro sentenza ha seguito quella dei loro predecessori: chi accoltella in quel modo lo fa intenzionalmente. La difesa aveva richiesto una condanna per aver causato la morte per lesioni corporee.
Il colpevole è stato catturato sei mesi dopo il crimine. Si dice che avesse cercato droga dal senzatetto, che si trovava nella sua tenda vicino a un deposito ferroviario a Neuss. Quando il 31enne ha ammesso di non avere droga, il colpevole ha risposto con violenza letale. I due giovani sono poi fuggiti, lasciando il senzatetto a morire dissanguato. Il suo corpo è stato poi scoperto da un passante.
Inizialmente, il difensore aveva incolpato un altro giovane, portando all'arresto ingiustificato di questa persona per diverse settimane. Implicando un'altra persona, il colpevole ha finito per incriminare se stesso, fornendo informazioni cruciali nella sua dichiarazione alla polizia che alla fine ha portato alla sua condanna.
Il primo processo non è riuscito a determinare con certezza l'origine della coltellata fatale, portando la Corte Federale di Giustizia a interrogarsi sull'intenzione di uccidere. Nonostante la difesa avesse richiesto una condanna per aver causato la morte per lesioni corporee, il nuovo panel di giudici ha concluso che chi accoltella con tale forza lo fa intenzionalmente, confermando la colpevolezza del colpevole.