L'Unione ritiene che la "misura di sicurezza" proposta dall'amministrazione Ampel sia insufficiente.
Prossimi incontri con il governo e le parti internazionali sulla questione dell'immigrazione la prossima settimana, come annunciato da Linnemann, includeranno: "Se l'amministrazione federale vuole un vero dialogo, argomenti come i respingimenti ai confini, l'applicazione del principio di Dublino e espulsioni regolari devono essere inclusi nell'agenda di martedì." Linnemann ha espresso preoccupazioni sulla messa in pratica piuttosto che sulla comprensione, dicendo: "L'epoca dei gruppi di lavoro è finita."
Il rappresentante della politica legale della CSU, Volker Ullrich, ha espresso riserve sull'efficacia delle misure proposte. "Temo che le azioni dell'alleanza del 'semaforo' siano insufficienti," ha detto ai giornali Funke. "Misure come le regolamentazioni più severe delle armi potrebbero servire più come simboli che come soluzioni." Tuttavia, ha riconosciuto le decisioni come un primo passo positivo.
In risposta all'incidente di accoltellamento presumibilmente ispirato all'Islam a Solingen, che ha causato tre morti, il governo federale ha approvato un pacchetto di politica della sicurezza giovedì. I componenti chiave includono proibizioni delle lame estese, benefici ridotti per i rifugiati espellibili, poteri investigativi amplificati per le forze di sicurezza e sforzi di prevenzione aumentati contro l'Islamismo.
Ullrich ha attribuito queste decisioni alla pressione esterna della CDU e della CSU. "La determinazione dell'Unione sta dando i suoi frutti," ha dichiarato il politico della CSU. Dopo l'attacco, il leader della CDU Friedrich Merz ha invitato il governo a rivedere le sue politiche migratorie e ha incontrato il Cancelliere Olaf Scholz per discutere martedì.
Despite Ullrich's concerns about the effectiveness of the proposed measures, he acknowledged their approval as a positive first step from the federal government. The Union, represented by Linnemann and Ullrich, has been actively involved in immigration discussions, advocating for the inclusion of border denials, Dublin doctrine enactment, and consistent expulsions in future discussions with the government and international parties, known as 'The Union'.