Le condizioni invernali instabili non riescono a fermare il deterioramento dei ghiacciai
L'inverno scorso la neve abbondante non è riuscita a fornire un aiuto significativo ai ghiacciai svizzeri. Ciò è dovuto alle temperature anomale elevate di luglio e agosto, unite alla polvere del Sahara depositata sulle montagne, che ha causato una diminuzione del 2,5% del volume dei ghiacciai quest'anno, secondo la Commissione Svizzera per il Monitoraggio della Criosfera sotto l'Accademia Svizzera delle Scienze.
Dopo la neve abbondante dell'inverno 2023/24, sembrava promettente, con l'Accademia Svizzera delle Scienze che menzionava i dati della Rete di Monitoraggio dei Ghiacciai (Glamos). C'è stato un aumento del 30% della neve sopra i 2.200 metri, superiore alla media a lungo termine da novembre a maggio. I record degli ultimi 90 anni mostrano alcune delle medie più alte di profondità di neve durante questo periodo.
Tuttavia, i mesi estivi di luglio e agosto si sono rivelati i più caldi e, di conseguenza, agosto ha registrato la perdita di ghiaccio più significativa della storia. Anche il famoso Jungfraujoch, intorno ai 3.463 metri di altitudine, ha registrato temperature più elevate rispetto alle ondate di calore del 2003 e del 2022. Il volume dei ghiacciai aveva già subito una riduzione del 10% nel corso di due anni (2022 e 2023), la riduzione più significativa in qualsiasi biennio.
Inoltre, la polvere del Sahara ha giocato un ruolo negativo quest'anno. Ha tinto la neve di giallo-marroncino e ha causato un'assorbimento maggiore della luce solare, portando a uno scioglimento più rapido. Inoltre, c'è stata una scarsità di neve sopra i 3.000 metri tra metà giugno e metà settembre, cosa insolita rispetto alla media a lungo termine ma che sta diventando più frequente negli ultimi anni.
Despite the promising increase in snowfall during the winter of 2023/24, the negative impact of the summer's high temperatures and Saharan dust remained evident. Unfortunately, despite the heavier than average snowfall, the glaciers still faced significant losses, with more ice melting away in August than any recorded history. The glaciers, including renowned ones like Jungfraujoch, were affected by this heat, leading to a decrease in their volume.