Accusa di riciclaggio di denaro - La Corte respinge la confisca delle proprietà del clan
La Procura di Berlino subisce un'amara sconfitta nella disputa legale su appartamenti e case attribuiti a un clan di origine araba. Il tribunale regionale respinge la confisca di 77 proprietà del valore di milioni di euro. È possibile un appello.
Il Tribunale regionale di Berlino ha respinto la confisca di diverse proprietà del clan. Il tribunale ha dichiarato che non è stato possibile dimostrare che le case sono state finanziate con denaro proveniente da reati penali. Il sequestro delle proprietà e di altri beni del proprietario, ora 27enne, è stato annullato. Secondo i media, l'uomo apparterrebbe a un clan di origine araba. La sentenza, emessa martedì, non è ancora giuridicamente vincolante.
Il procedimento si basava su accuse di riciclaggio di denaro nei confronti del 27enne. Nel 2019, il pubblico ministero lo aveva accusato di aver investito denaro proveniente da reati penali nell'acquisto delle proprietà. L'origine del denaro era stata quindi nascosta. Le proprietà e altri beni sono stati sequestrati durante il procedimento. Nel 2020, il procedimento preliminare per sospetto riciclaggio di denaro è stato interrotto per mancanza di sospetti sufficienti.
Il processo per otto proprietà a Berlino è iniziato a gennaio. La Procura ha ipotizzato che il giovane, proveniente da una nota famiglia allargata di origine araba, abbia acquistato le proprietà o acquisito quote di esse dal 2015 al 2019 con denaro proveniente da reati penali. In uno dei casi, aveva effettuato un acquisto per un totale di circa un milione di euro come proprietario di una società. L'avvocato dell'uomo ha negato questa circostanza durante il processo.
Un totale di 77 proprietà del valore di milioni di euro, attribuite al clan di Berlino, sono state provvisoriamente sequestrate in un'operazione spettacolare nel luglio 2018. La polizia e i pubblici ministeri hanno ipotizzato che queste case, appartamenti e appezzamenti di terreno siano stati acquistati con denaro proveniente da reati penali. Si presume che siano stati coinvolti anche depositi in contanti dall'estero e bonifici bancari. La decisione del tribunale regionale su alcune delle proprietà è già stata presa in via definitiva.
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Fonte: www.ntv.de