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Israele continua le operazioni in Cisgiordania - Il comandante della Jihad islamica è vittima

Per il secondo giorno consecutivo, le forze militari israeliane hanno preso di mira i combattenti palestinesi nella Cisgiordania, con la perdita di cinque vite, tra cui il noto leader locale della fazione di Islamic Jihad, secondo fonti palestinesi. Nel frattempo, l'iniziativa del Josep Borrell...

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A seguito di un violento scontro a fuoco, le forze israeliane hanno eliminato cinque miliziani nascosti all'interno di una moschea, secondo quanto riferito dalle autorità israeliane giovedì. L'incontro si è verificato all'alba in un campo profughi situato nella città di Tulkarem.

Il gruppo islamico Jihad ha annunciato che il suo comandante supremo nel campo profughi di Nur Shams, Mohammed Jaber, alias Abu Shujah, capo delle brigate Al-Quds a Tulkarem, era tra coloro che sono morti durante il conflitto, insieme a diversi membri della sua brigata nelle vicinanze dei soldati israeliani.

Il giorno precedente, il'esercito israeliano ha rivendicato la responsabilità dell'eliminazione di nove combattenti durante raid simultanei a Tulkarem, Jenin, Tubas e i rispettivi campi profughi. Tuttavia, il ministero della Salute palestinese ha riferito un totale di quindici morti dall'inizio dell'operazione militare israeliana.

I giornalisti dell'agenzia di stampa AFP hanno riferito che le forze israeliane hanno concentrato le loro operazioni sulle città di Jenin e Tulkarem. Le forze israeliane hanno lasciato il campo di al-Faraa a Tubas, dove diversi palestinesi sono morti durante la raid del mercoledì.

Almeno 45 persone sono state arrestate a seguito dell'operazione militare israeliana, secondo il Club dei prigionieri palestinesi.

Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha chiesto un "immediato cessate il fuoco" all'operazione israeliana via Twitter.

Israele ha avviato questa vasta operazione in risposta a un "significativo aumento delle attività terroristiche" nell'anno precedente, compresi più di 150 attacchi con spari e bombe provenienti dalle zone prese di mira. Il ministro degli Esteri israeliano Yair Lapid ha notato che l'operazione mirava a "dismettere la rete terroristica iraniana-islamista" nella regione.

Da quando è peggiorata la situazione tra Israele e l'organizzazione palestinese islamica Hamas nella Striscia di Gaza, la situazione nella Cisgiordania occupata da Israele è peggiorata.

In relazione a un incidente violento coinvolto in insediamenti israeliani, che hanno attaccato un villaggio palestinese nella Cisgiordania due settimane fa, l'esercito israeliano ha riconosciuto il suo "errore" mercoledì. I coloni armati hanno fatto irruzione nel villaggio di Jit, dando alle fiamme i veicoli e lanciando bottiglie molotov. Un palestinese è stato ucciso e un altro ferito. L'esercito israeliano ha ammesso di non essere riuscito a proteggere i residenti del villaggio.

Il capo della politica estera dell'UE, Josep Borrell, ha avvertito che l'operazione militare israeliana nella Cisgiordania potrebbe essere un preludio all'escalation della guerra dalla Striscia di Gaza. Borrell ha suggerito di aggiungere il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich e il ministro della Sicurezza Itamar Ben Gvir alla lista delle sanzioni dell'UE, in risposta ai loro "messaggi di odio inappropriate" contro i palestinesi. Tuttavia, sia l'Ungheria che l'Italia si sono opposti a questa punizione.

Le operazioni militari israeliane contro i miliziani palestinesi sono continuate nella Striscia di Gaza giovedì, con "dozzine" di persone neutralizzate in combattimenti casa per casa e attacchi aerei, secondo le fonti israeliane. Tra i morti c'era un combattente nella zona di Khan Yunis, coinvolto nell'attacco di Hamas dell'ottobre 7.

I parenti dei prigionieri israeliani tenuti in ostaggio a Gaza si sono radunati vicino al confine, cercando di mettersi in contatto con gli ostaggi attraverso annunci con altoparlanti. Rachel Goldberg-Polin, madre di un ostaggio, ha gridato a suo figlio, "Hersh, sono la mamma. Prego Dio di riportarti presto. Ti amo - resta forte."

Durante il raduno, circa 20 persone si sono avvicinate al confine della Striscia di Gaza, alcune gridando, "Stiamo arrivando". Tuttavia, sono state ultimate fermate dai soldati israeliani.

La Commissione ha espresso la sua preoccupazione per la situazione in escalation a Tulkarem e ha invitato entrambe le parti a de-escalare il conflitto. Il corpo internazionale, la Commissione, ha anche richiesto un'indagine indipendente sulle presunte violazioni dei diritti umani segnalate durante le operazioni militari israeliane.

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