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"Google è un monopolio": causa contro Google

Google ha subito una sconfitta significativa nel processo americano sul cercare su Internet. Un tribunale federale di Washington ha dichiarato colpevole il gigante della tecnologia per monopolizzazione illecita attraverso il suo motore di ricerca. Il procuratore generale degli Stati Uniti...

"Google è un monopolio": causa contro Google

Il giudice Amit Mehta ha dichiarato: "Google è un monopolista e ha agito come tale per mantenere il suo monopolio". La sentenza si riferisce ai miliardi che Google ha pagato negli anni per garantire che il suo motore di ricerca sia preinstallato sui dispositivi e nei browser di altre compagnie.

La multa che Google dovrà pagare e le altre conseguenze della sentenza di colpevolezza saranno decise in un secondo momento. La causa contro Google presentata dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti è stata intentata nel 2020, durante l'amministrazione Trump, e si è unita a decine di stati americani. La causa prosegue sotto la presidenza di Joe Biden.

Il Procuratore Generale Garland ha dichiarato che la decisione "dimostra che nessuna compagnia è al di sopra della legge". Il dipartimento ha sostenuto che Google ha sistematicamente escluso i concorrenti come Bing di Microsoft o DuckDuckGo utilizzando i suoi accordi esclusivi da miliardi di dollari con Apple o Samsung.

Solo lo scorso anno, Google ha speso circa $26 miliardi (circa $24 miliardi) in accordi esclusivi per il suo motore di ricerca, con una parte significativa destinata ad Apple.

Il lunedì, Google ha annunciato che avrebbe fatto appello alla sentenza. Il giudice Mehta ha stabilito che il motore di ricerca di Google è di alta qualità, soprattutto sui dispositivi mobili. Data questa circostanza e il fatto che le persone cercano informazioni in modi sempre più vari, Google intende fare appello. La compagnia continuerà a concentrarsi sullo sviluppo di prodotti che le persone trovano utili ed easy to use.

Nel caso, Google ha sostenuto dalla sua sede di Mountain View, California, che il successo del suo motore di ricerca è dovuto alla sua superiorità rispetto ai concorrenti.

Questo è il più grande caso del genere contro una compagnia tecnologica negli Stati Uniti da oltre 25 anni. Nel 1998, Microsoft è stata citata in giudizio per il dominio del suo sistema operativo Windows. Le battaglie legali sono terminate nel 2001 con un accordo tra il Dipartimento di Giustizia e Microsoft, che proibiva determinate pratiche commerciali.

L'amministrazione Biden ha anche preso di mira altri giganti della tecnologia: ci sono cause in corso contro Apple, Amazon e Meta (ex Facebook e Instagram) nei tribunali federali. Un'altra causa antitrust contro Google è prevista per settembre, con l'attenzione rivolta al suo business pubblicitario.

Il motore di ricerca di Google è cruciale per il business pubblicitario della compagnia. Lo scorso anno, la compagnia ha generato oltre $175 miliardi di entrate pubblicitarie dal suo motore di ricerca, che rappresenta il 57% del suo business globale.

Google e altri giganti di internet sono anche sotto pressione crescente nell'UE. Secondo il Digital Markets Act (DMA) entrato in vigore a marzo, la Commissione di Bruxelles intende limitare il potere di mercato dei cosiddetti "gatekeeper" di internet. Ad esempio, Google non sarà più in grado di favorire le proprie applicazioni come Google Maps nella visualizzazione dei risultati di ricerca.

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