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Il testamento è l'ultima volontà del testatore. I testamenti congiunti possono essere modificati....aussiedlerbote.de
Il testamento è l'ultima volontà del testatore. I testamenti congiunti possono essere modificati solo in misura limitata dopo la morte di un coniuge..aussiedlerbote.de

Attenzione alle coppie sposate - È difficile scuotere l'articolazione

Il coniuge è morto, ma il testamento redatto congiuntamente continua a esistere. Le modifiche successive sono possibili solo in determinate circostanze.

Chi redige un testamento congiunto con il proprio coniuge può apportare modifiche al documento solo in misura limitata dopo la sua morte. Le modifiche alle disposizioni che si presume siano state fatte congiuntamente da entrambi i partner per un motivo comprensibile non sono valide. Il gruppo di lavoro sul diritto successorio dell'Ordine degli Avvocati tedesco lo sottolinea.

Se, ad esempio, i coniugi si sono nominati reciprocamente eredi e i figli comuni eredi dell'ultimo defunto, non è più possibile modificarle. Si parla di eredità reciproca e la disposizione è vincolante. Tuttavia, una decisione del Tribunale superiore di Colonia (caso n. 2 Wx 259/22) dimostra che il rapporto tra i testatori e gli eredi è importante anche quando si tratta della nomina congiunta dell'ultimo erede.

Regole rigorose per il riferimento reciproco

Nel caso in esame, i coniugi senza figli si erano inizialmente nominati reciprocamente eredi unici e, dopo la morte dell'ultimo defunto, il figlioccio del marito avrebbe dovuto ereditare. Alla morte del marito, la moglie ha redatto un altro testamento in cui nominava la sua fidanzata di lunga data come unica erede, lasciando il figlioccio del marito a mani vuote. Alla morte della moglie, sia la fidanzata che il figlioccio si consideravano gli unici eredi legittimi. Il tribunale ha dovuto chiarire la situazione.

La decisione: L'amico di lunga data del defunto poteva essere nominato erede unico valido. Secondo il tribunale, la nomina precedentemente valida del figlioccio dell'uomo come erede finale non era vincolante. Si poteva presumere che vi fosse un rapporto di reciprocità se il primo defunto aveva un rapporto di parentela con il successivo erede finale o era almeno vicino a lui in modo simile.

Tuttavia, un rapporto di amicizia, attività ricreative comuni o festeggiamenti in famiglia non sono sufficienti a dimostrare un rapporto intimo. Pertanto, il semplice fatto che il primo erede designato sia il figlioccio dell'uomo deceduto non fornisce la prova di un rapporto reciproco. Il motivo: la paternità da sola non dice nulla sulla relazione effettiva.

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Fonte: www.ntv.de

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