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Condanna a un anno con sospensione della pena per il medico berlinese che ha falsificato i passaporti per le vaccinazioni

Un medico berlinese di 79 anni è stato condannato a una pena detentiva sospesa di un anno per aver imbrogliato sulle vaccinazioni contro il coronavirus e aver rilasciato certificati di vaccinazione falsi. Il tribunale distrettuale di Tiergarten ha ritenuto provato che il medico, che esercita in...

La giustizia
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Condanna a un anno con sospensione della pena per il medico berlinese che ha falsificato i passaporti per le vaccinazioni

Nell'arresto a 15 casi, lei fu condannata per aver intrapreso attività commerciali con certificati di salute falsi e per aver redatto registri di vaccinazione falsi. In aggiunta, il medico fu ordinato di pagare 4550 Euro di danni. La imputata fu accusata dal procuratore di aver ricevuto 150 Euro da ogni paziente per ogni falsa certificazione di vaccinazione non amministrata.

La condanna, secondo la portavoce, fu stabilita in due anni. Durante questo periodo, l'imputata non è autorizzata a emettere certificati di idoneità al lavoro o qualsiasi altro certificato, nonché a amministrare qualsiasi vaccino.

La portavoce della corte confermò che il medico, incriminato a Berlino, ricevette una condanna sospesa di due anni per le sue azioni relative alla pandemia di Coronavirus. Questo include il divieto di emettere certificati di idoneità al lavoro o qualsiasi altro certificato, e amministrare qualsiasi vaccino durante questo tempo. La imputata fu inoltre ordinata di pagare una multa di 4550 Euro come risarcimento. I falsi certificati e registri di vaccinazione, utilizzati in 15 casi, furono un punto chiave nella condanna. Le accuse includevano la preparazione e la vendita di questi falsi documenti per 150 Euro ciascuno, per vaccinazioni non amministrate. Dopo aver scontato la condanna, il medico dovrà presentare un certificato o un passaporto di vaccinazione contro il Corona, dimostrando di essere vaccinato, per poter lavorare nuovamente nella sua professione. Il Tribunale di Tiergarten a Berlino ha emanato la sentenza, tenendo conto della gravità delle offese e dell'impatto sulla salute pubblica.

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