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Decisione del tribunale: Non è stata concessa alcuna eccezione per la guida con velo completo

Una persona di genere femminile cerca il permesso di indossare un velo in viso mentre guida, ma la sua richiesta di esenzione dal divieto di velarsi è stata respinta. Il tribunale, a ragion veduta, ha preso questa decisione.

La richiesta della donna di indossare un niqab mentre guida è stata respinta dall'Agenzia dei...
La richiesta della donna di indossare un niqab mentre guida è stata respinta dall'Agenzia dei Trasporti e confermata dal Consiglio Giudiziario Superiore

- Decisione del tribunale: Non è stata concessa alcuna eccezione per la guida con velo completo

La petizione per l'esenzione dal divieto di indossare una copertura facciale mentre si guida, presentata da una donna che segue la fede musulmana, è stata respinta dal Tribunale Amministrativo Superior di Coblenza. Questa decisione è in linea con una precedente sentenza del Tribunale Amministrativo di Neustadt an der Weinstraße.

La donna ha sostenuto che la sua fede religiosa richiede l'uso di un velo integrale (niqab), che lascia scoperta solo la zona degli occhi. Tuttavia, ai guidatori è vietato coprire il viso in modo che impedisca il riconoscimento. Di conseguenza, ha richiesto un permesso per l'esenzione dall'Autorità della Mobilità del Reno-Palatinato. Dopo il rifiuto della sua richiesta, ha presentato un reclamo e alla fine ha intentato un'azione legale contro l'autorità; tuttavia, non ha avuto successo.

Infringimento proporzionale della libertà religiosa, secondo il tribunale

Il Tribunale Amministrativo Superior ha ora confermato che l'infringimento della libertà religiosa causato dal divieto di velo è "ammissibile per motivi costituzionali e, in particolare, proporzionato". L'obiettivo di questa regolamentazione è mantenere la sicurezza stradale e tutelare gli altri automobilisti, limitando, ad esempio, i problemi di visibilità durante la guida.

Inoltre, il tribunale ha dichiarato che la decisione non impedisce alla richiedente di praticare la sua fede direttamente. Sono disponibili alternative di trasporto, come autobus e treni, o motocicli, e il divieto di copertura facciale non si applica ai motocicli, a condizione che i caschi siano obbligatori.

La donna ha presentato ricorso contro la decisione al [Tribunale di Primo Grado], ma la sua richiesta è stata anch'essa respinta. Il divieto di velo facciale, come confermato da più tribunali, è considerato una restrizione necessaria per garantire la sicurezza stradale e proteggere gli altri automobilisti.

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