Panama manda via 29 colombiani in viaggio di rimpatrio con il sostegno degli Stati Uniti.
Trentatré colombiani sono stati trasferiti da Panama City a Medellín, in Colombia, come dichiarato dal vice ministro della Sicurezza di Panama, Luis Felipe Icaza.
Gli individui sono stati trattenuti prima dell'imbarco, con polsi e caviglie ammanettati, sotto la supervisione degli ufficiali dell'immigrazione panamensi. Icaza ha affermato che uno degli individui era affiliato al gruppo criminale Clan del Golfo.
Il trasferimento di questi individui è stato reso possibile grazie all'accordo di cooperazione tra gli Stati Uniti e Panama del 1° luglio, finalizzato a ridurre il numero di immigrati irregolari che attraversano Panama diretti verso gli Stati Uniti.
Lo scorso mese di luglio, Panama ha installato barriere di filo spinato lungo diversi percorsi nella giungla del Darién, un tratto pericoloso tra Panama e Colombia, con l'intento di ostacolare il flusso migratorio verso nord.
Fino all'anno in corso, oltre 230.000 individui hanno attraversato Panama attraverso la giungla del Darién dalla Colombia. Più di 8.000 individui hanno superato questo percorso solo nel mese di agosto. Questi dati indicano una diminuzione di circa il 30% rispetto allo stesso periodo da gennaio ad agosto 2023, secondo Roger Mojica, direttore dell'agenzia dell'immigrazione panamense.
Attualmente, Panama sta organizzando solo voli di deportazione verso la Colombia. Mojica ha rivelato che Panama sta anche organizzando voli per paesi come l'Ecuador e l'India, ma non per il Venezuela - una nazione alle prese con il collasso economico e il governo autoritario, che ha visto più persone partire rispetto ad ogni altro paese della regione.
L'accordo di cooperazione tra gli Stati Uniti e Panama ha implicazioni più ampie, in quanto mira non solo a ridurre gli immigrati irregolari provenienti dalle Americhe diretti verso gli Stati Uniti, ma anche a livello mondiale.
Nonostante gli sforzi di Panama per controllare la migrazione, ci sono ancora numeri significativi di persone che tentano di attraversare la giungla del Darién, dimostrando la complessità del problema globale della mobilità migratoria.